IL TRAMINER, VINO BIANCO AROMATICO DEL NORD-EST

Convenzionalmente associato, almeno in Italia, a regioni come il Friuli-Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige, il Traminer, vino aromatico tra i più apprezzati al mondo, è un’etichetta di cui molti Paesi rivendicano la paternità. La quasi totale assenza di documenti scritti rende impossibile risalire al territorio d’origine. Nonostante ciò, le varietà migliori nascono sulla Weinstrasse che scorre a pochi passi da Bolzano, tra Termeno, Sella e Ronchi.

Nelle righe che seguono abbiamo riassunto storia, origini e abbinamenti migliori di questo bianco, oggi diventato a tutti gli effetti un simbolo dell’enologia nostrana.

La storia del Traminer, vino dalle origini incerte

Le origini del Traminer, vino del Nord-Est Italia più propriamente detto Gewürztraminer, si perdono tra racconti, leggende e fonti ufficiali, impedendoci di ricostruire una storia certa. Per alcuni, ad esempio, il vitigno sarebbe autoctono italiano, mentre per altri le sue radici affonderebbero in territori lontani dal confine del Belpaese.

Esiste però una teoria più accreditata di altre, secondo la quale il Traminer sarebbe nato nella zona di Termeno, non distante da Bolzano. Questa ipotesi giustificherebbe peraltro il particolare nome tedesco, che riprende sia la località del Trentino-Alto Adige, sia una delle caratteristiche più spiccate del vino, ovvero i suoi sentori speziati e profumati.

Diverse tradizioni, tuttavia, affermano che le origini della bevanda debbano essere ricercate nell’Alsazia, soprattutto per alcune similitudini con il Savagnin, un vitigno che nasce proprio nella Francia settentrionale. Ancora, esiste un’ulteriore ipotesi secondo cui il vino Traminer non sarebbe né italiano, né francese, bensì tedesco e originario della Valle del Reno.

Il territorio dove nasce il Traminer

Al netto di ipotesi e tradizioni popolari, in Italia il Traminer, vino dagli spiccati sentori aromatici, viene prodotto a partire dai vitigni che hanno scelto, come loro area d’elezione, il suolo del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia. Entrambe le regioni, protette dalle Dolomiti, offrono il microclima migliore per il raggiungimento della piena maturazione dell’uva. Contraddistinte da forti escursioni termiche, danno inoltre ai grappoli la possibilità di concentrare profumi e gusti che, in fase di fermentazione, vengono rilasciati e arrivano a contraddistinguere il prodotto finale.

Nonostante il vitigno venga oggi coltivato anche in altri Paesi come la Francia, la Germania, l’Austria, la Svizzera e, oltreoceano, gli Stati Uniti, l’Australia e la Nuova Zelanda, è proprio dalle uve che nascono sulle Vie del Gewürztraminer che si ottengono le etichette più pregiate.

La Weinstrasse, ossia il reticolo di strade che uniscono Termeno e le zone di Sella e Ronchi, è quindi diventata un patrimonio enologico mondiale e una meta di pellegrinaggio raggiunta da tutti gli appassionati alla ricerca della degustazione perfetta.

Le caratteristiche del Traminer, l’aromatico più famoso del Belpaese

Il vitigno da cui nasce il Traminer, vino aromatico italiano più famoso al mondo, è contraddistinto da grappoli piccoli, conici e con acini di medie dimensioni, dalla buccia spessa e di un colore tendente al rosato.

Come detto, grazie alle particolari caratteristiche del suolo e al clima favorevole, l’uva raccoglie al suo interno sentori unici che arrivano a ricordare anche le rose. Non esiste però un periodo di vendemmia fisso e sono i viticoltori a decidere quando procedere con il raccolto, osservando il grado di maturazione.

Una volta trasformato in vino, il Traminer raccoglie nel calice profumi inebrianti. Di un colore giallo paglierino con riflessi oro, il suo bouquet riassume note fruttate di mango, canditi, litchi, ananas, pesca gialla, albicocca e banana. Non mancano poi accenni speziati e floreali, abbinati a un gusto dolce sul palato e a un buon tenore alcolico che non sfocia mai in acidità eccessiva.

Come servire e abbinare il vino Traminer

Per godere appieno del ricco e sfaccettato sapore di un buon vino Traminer è necessario porre grande attenzione sia al servizio, sia agli abbinamenti più corretti.

Trattandosi di un bianco dalla grande personalità, questa etichetta deve essere proposta a una temperatura compresa tra i 10 e i 12 gradi. La bottiglia può essere stappata pochi attimi prima della degustazione, poiché il vino non necessita di particolare ossigenazione. Il calice può dunque essere a tulipano o renano, con un bevande affusolato e un orlo dallo scarso diametro, in modo che i sentori possano raggiungere le narici prima del sorso.

Il Traminer può poi essere accostato a piatti dal sapore intenso. Esalta infatti le pietanze speziate, i crudi di mare, i crostacei e i primi a base di verdura e di zucca. È infine ottimo anche con le carni bianche esaltate con ricette come il pollo al curry.

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